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Le priorità del Ministero della Cultura per il prossimo triennio

Il Ministero della Cultura ha pubblicato l’atto di indirizzo per il triennio 2021-2023. L’impostazione seguita per la definizione delle linee programmatiche distingue i provvedimenti tra quelli resi necessari nella fase emergenziale e quelli necessari al graduale ritorno alla normalità. Fondamentale punto di riferimento nella pianificazione delle azioni è, inoltre, l’impegno del Ministero per l’attuazione, nella parte di propria competenza, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che l’Italia presenterà formalmente alla Commissione europea entro il 30 aprile 2021, nell’ambito del Next Generation EU.

Scarica il testo completo:
ATTO DI INDIRIZZO 2021 – 2023 rep 39 MiBACT

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Dario Franceschini, confermato alla Cultura, annuncia il suo impegno a ripartire il prima possibile

Nel nuovo Governo Draghi la Cultura resta a Dario Franceschini, ma il Ministero, denominato Ministero della Cultura, perde la competenza sul turismo. Poco dopo il giuramento al Quirinale, il Ministro Franceschini ha commentato che l’Italia, colpita dalla pandemia, è più brutta, meno attrattiva e più triste senza teatri e cinema aperti, senza i musei con i turisti, senza i concerti nelle piazze. “L’impegno è ripartire il prima possibile e lavorare perchè la cultura sia il vero motore economico”, ha concluso il Ministro Franceschini.

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Europa Creativa: aumenta la dotazione finanziaria per il 2021-2027

Dopo 15 mesi di negoziati, il programma Europa Creativa può contare nel nuovo bilancio europeo pluriennale su un aumento di budget del 50% – rispetto al bilancio precedente – che porta l’ammontare totale delle risorse ad oltre 2 miliardi di euro.  Il programma di finanziamenti diretti Europa Creativa è volto a salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale europeo nella sua interezza e diversità, proteggere, sviluppare e promuovere la diversità culturale e linguistica europea, e a sostenere una crescita economica inclusiva e intelligente, attraverso il supporto alla competitività internazionale del settore culturale e creativo. Il Nuovo Programma manterrà la suddivisione in tre sottoprogrammi Cultura, Media e Transettoriale ma, per rispondere alle sfide del futuro e a quelle in corso, sarà rafforzata l’attenzione al settore musicale, al libro, all’editoria, all’architettura e al patrimonio culturale oltre che al turismo sostenibile e design.

Per maggiori informazioni: https://www.consilium.europa.eu/it/policies/creative-europe-2021-2027/

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Turismo e Cultura nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il 12 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il documento che traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia vuole realizzare con i fondi europei di Next Generation EU. All’interno del PNRR, il tema Turismo e Cultura occupa la terza componente della missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura –  che beneficia di 8 mld di euro complessivi. Il PNRR Turismo e cultura si divide in tre aree di intervento:

  1. “Patrimonio culturale per la EU Next Generation”. Conta 2,7 miliardi di euro e si articola in cinque misure operative: piano strategico grandi attrattori turistico-culturali; piattaforme e strategie digitali; miglioramento accessibilità fisica; Roma Caput Mundi e progetto Cinecittà.
  2. “Siti Minori, Aree Rurali e Periferie”. Conta 2,4 miliardi e si articola in quattro misure operative: Piano Nazionale Borghi; progetti partecipati di rigenerazione urbana a base culturale; riqualificazione di parchi e giardini storici; progetti di sicurezza antisismica dei luoghi di culto.
  3. “Turismo e cultura 4.0” (formazione e turismo lento). Conta 2,9 miliardi di euro e si articola in quattro misure operative: l’interazione tra formazione e luoghi della cultura; supporto agli operatori culturali nella transizione green e digitale; miglioramento delle infrastrutture di ricettività e dei servizi turistici; “Percorsi nella Storia” (cd turismo lento).

Attualmente, il Piano è oggetto di confronto tra il Governo e le parti sociali e parallelamente è in esame presso la Commissione Bilancio della Camera e dalle altre commissioni interessate. Dopo l’esame da parte delle Camere, il Recovery Plan dovrà tornare a Palazzo Chigi per il recepimento delle proposte di modifica e di nuovo in Parlamento per l’approvazione definitiva. 

Entro il 30 aprile dovrà essere predisposto il testo finale da trasmettere alla Commissione UE.

Per maggiori informazioni: http://www.governo.it/it/articolo/comunicato-del-consiglio-dei-ministri-n-89/16017

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Una ricerca per stimare il peso del COVID 19 sulle imprese culturali e creative

La ricerca Ricostruire l’Europa. L’economia culturale e creativa prima e dopo il COVID-19, commissionata dal Gruppo Europeo delle Società di Autori e Compositori (GESAC) a Ernst&Young, ha stimato l’impatto della pandemia sulle industrie culturali e creative, confrontando lo stato di salute del settore prima e dopo la crisi sanitaria mondiale. Se nel 2019 il settore era in grado di mettere in moto nell’UE un volume d’affari pari a 643 miliardi di euro e rappresentava il 4,4% del PIL in termini di fatturato complessivo, dopo la pandemia il volume d’affari complessivo delle ICC si è ridotto del 30%, un calo pari a quasi 200 mld di euro dal 2019. L’economia culturale e creativa si conferma uno dei settori più colpiti in Europa, poco meno del trasporto aereo, ma più del turismo e dell’industria automobilistica (rispettivamente a -27% e -25%). Dopo una prima sessione analitico-quantitativa, lo studio mette a fuoco le sfide prioritarie per il piano di ripresa e crescita dell’economia creativa, puntando l’attenzione sulla necessità di finanziare, potenziare e valorizzare il settore.

Per maggiori informazioni: https://www.rebuilding-europe.eu/